giovedì 28 maggio 2015

IL GRAN PREMIO ROMA PARLA SVEDESE... suggerimenti per l’84ma edizione

 VINCE il 34ENNE  HENRIK VON ECKERMANN , ALLIEVO DEL KAIZER “LUDGER”!
EDIZIONE DI SIMBOLI E DI “CORSE”: suggerimenti per l’84ma edizione
83ma edizione di Piazza di Siena all'insegna di simboli ed emblemi della nostra equitazione
Salto dedicato ai Fratelli D'Inzeo nella foto di Giulia Iannone

A cura di Giulia Iannone

Era dal 2000 che uno svedese non vinceva il Gran Premio Roma.
In quell’anno,  fu Lisen Bratt su Casanova a dominare totalmente la gara con un doppio netto mentre lasciava alle sue spalle l’italiano Valerio Sozzi con un quarto di penalità per aver superato il tempo massimo. All’ora fu en plein per la Svezia, che vinse anche la Coppa della Nazioni.
Nel 2015 invece i dominatori della Coppa, ossia la Whitaker family, non sono riusciti a fare doppietta.  Al primo giro, Michael con Amai termina con 8, John su Argento termina con 9, passa il turno solo Robert su Catwalk IV. Tra gli altri cavalieri favoriti, escono subito Kent Farrington con 4 ( che non rientra per un posto nei 13 che vanno al secondo round), Gerco Schroder, Steve Guedat con Corbinian che chiude con 19 penalità, risultato molto pesante. Tra i favoriti entrano al secondo giro cavalieri veloci e puntuali come Laura Kraut sul fido Cedric, castrone grigio di 17 anni che però farà un errore e porterà l’amazzone americana a chiudere in settima posizione. Altra sarà la soddisfazione per la Kraut: a lei verrà attribuito il Premio  Master Fratelli D’Inzeo. Sbaglia Edwina Tops Alexander, fallisce il mago della velocità e delle acrobazie in sella il francese Roger Yves Bost ed il canadese Eric Lamaze su Zigali. Gli unici due netti saranno quelli di Giulia Martinengo Marquet su F. Funke Van’t Heike e Sergio Alvarez Moya su G and C . Netti sprecati, per via dell’errore al primo round che li relega in quinta e quarta posizione finale, con grande rammarico per la neo campionessa italiana Giulia Martinengo Marquet.  Maikel Van der Vleuten accumula punti di fuori tempo ( 1 del primo round e due del secondo) che lo fanno salire sul gradino basso del podio. Davanti a lui, si colora d’argento il Campione del Mondo di Caen, l’olandese Jeroen Dubbeldam proprio su Zenith, il castrone KWPN di 11 anni con il quale si è assicurato per ben due volte il clean round ma con una rispettiva penalità di fuori tempo per round, che lo portano a chiudere con 2 penalità.
Henrick Von Eckermann, svedese di 34 anni allievo del grande Ludger vince il Gp Roma
su Cantinero
Nella foto di Giulia Iannone

 E vince così il 34 enne Henrick Von Eckermann con una penalità di fuori tempo accumulata nel secondo round ma tutto sommato utile per il gradino alto di questo Gran Premio.  Pensare che una settimana fa in Gran Premio ad Amburgo nella tappa di Global Champions Tour lo svedese era volato giù di sella proprio da Cantinero, castrone baio belga di 13 anni da Cento, di proprietà del Qatar Armed Forces. Questo cavallo era stato dato in lavoro a Ludger Beerbaum e poi affidato a Henrick, allievo e cavaliere giovane della scuderia Beerbaum, che sta portando avanti questo cavallo con grande gioia e non sa per quanto tempo ancora potrà montarlo. La settimana prossima lo svedese sarà ad Aachen con Gotha e For Sale 6.
Henrick Von Eckerman è un cavaliere di 34 anni, giovane promettente e di talento.  Fu  notato dal Campione olimpico svedese Peder Fredricson che lo ha seguito per tre anni, assistendolo nel passaggio da junior a young rider. Fallita l’idea del campioncino svedese di gestire una piccola scuderia privata di circa 15 cavalli, decise poi   di seguire una altra strada, che si rivelerà quella vincente: andare a lavorare in Germania da Ludger Beerbaum, professionista che lui aveva sempre ammirato. Dal 2002 Von Eckerman è un componente stabile del team Beerbaum . Molto apprezzato nell’addestramento dei cavalli giovani ed un gran lavoratore in senso stretto , dotato di grande sensibilità in sella.
dal 2002 Von Eckermann è componente stabile del Team Beerbaum
Nella foto di Giulia Iannone


Tanti simboli e “corse” nella 83ma edizione di Piazza di Siena
Questa edizione della storica competizione romana è frutto di un piccolo miracolo:basti pensare che Vittorio Orlandi è stato eletto Neo Presidente della Fise solo il 30 marzo scorso e la macchina organizzativa di Piazza di Siena è cambiata si è rinnovata si è rivoluzionata proprio in occasione di questa nuova era Orlandi. Una cura molto  giovane ed una corsa contro il tempo!  Tutto di corsa insomma, devo dire che questa è l’immagine ed il sentimento che ha caratterizzato la manifestazione equestre sportiva per eccellenza del nostro paese. Tutto quello che abbiamo vissuto, visto, riportato e scritto e commentato è stato il frutto di un grande sforzo, di grande entusiasmo e passione per apportare sia pure  in corsa e di corsa, i primi segnali forti di cambiamento e stravolgimento ad iniziare dall’ovale di Piazza di Siena.

Guardate queste 2 foto: la prima risale al 2014 la seconda sotto al 2015
Bellissima opera di sistemazione effettuata quest'anno nell'area antistante la tribuna cavalieri
Foto di GIULIA IANNONE


 C’è stata una grande spinta emotiva per  riportare in piazza i simboli per eccellenza della nota kermesse romana. Emblemi che riecheggiano con nostalgia e rimpianto  in chi li ha realmente vissuti mentre sono sconosciuti ai giovanissimi.  Simboli che ci sono tanto cari ma che hanno dovuto confrontarsi con l’equitazione di oggi : come l’oxer di betulle,  un legame e chiaro riferimento alla  storia illustre  della nostra equitazione, ma di betulle erano fatti solo i pilieri mentre le barriere erano finte e di materiale ultraleggero, riempito  da siepi e non nudo e spoglio  come l’originale,  il Colosseo e la Dea Romana ci ha ricordato l’immenso Marcello Mastronardi, che forse i più giovani non conoscono o ignorano del tutto perché se ne parla troppo poco,  che li volle per i WEG 1998 di Roma, quella eccelsa personalità che dopo il Generale Lombardi diede vita alla figura dello chef de piste. Quei  salti hanno una grande storia da raccontare e da tramandare . Erano una invenzione coreografica , ogni anno Mastronardi con gli artigiani di Cinecittà lanciava una novità sul campo. La dea Bendata, ad esempio,  nacque in occasione della prima lotteria abbinata al concorso romano.
 I simboli dovranno purtroppo confrontarsi con il presente e con il futuro di questo CSIO: purtroppo l’erba ha ceduto il passo alla sabbia per motivi ed esigenze tecniche del cavallo saltatore, e niente potrò restituire il colpo d’occhio di giardino verde e fiorito di un tempo. Bisogna farsene una ragione. Sicuramente anacronistico il piccolo tappeto di zolle di erba posticcia che è stato montato attorno ai pannelli che delimitano il campo di gara. Lo stesso ovale è mutato nel corso degli anni, nei tempi d’oro non c’erano stands ed area vip ai lati, non c’erano cartelloni luminosi con le scritte degli sponsors,  ma una esile  e bassa staccionata di legno che oggi cercandola con lo sguardo appare fagocitata sempre di più ed in alcune componenti rotta. 
Le piante ed i fiori e le creazioni di arte topiaria hanno richiesto un grande sforzo da parte
della macchina organizzativa
foto di Giulia Iannone

 Le piante ed i fiori e le creazioni di arte topiaria hanno creato non pochi problemi alla macchina organizzativa. In primo luogo per gli spostamenti, poi per gli abbinamenti con i diversi salti dati dal colore e dal colpo d’occhio, hanno richiesto hostess e addetti che dovevano correre come formiche impazzite al cambio di categoria o tra una manche e l’altra. Questo ha destato problematiche anche per gli schemi decisionali cambiati in continuazione a seconda dei diversi responsabili.  Altro intoppo:  il problema della sostituzione della pianta o fiore danneggiato e rotto che a terra inoltre lasciava detriti sulla sabbia da ripulire last minute. Piccoli problemi anche non previsti, tra un cambio e l’altro, che all’occorrenza sono stati affrontati da personalità di prestigio. All’inizio della seconda manche del GP ROMA alcune piante sono state dimenticate sul bordo dell’ovale, Uliano Vezzani di corsa in perfetto completo giacca e cravatta, ha sfidato cronometro e binomio in gara per porre rimedio al disguido di coreografia ed immagine del percorso. 
questo è il corridoio tra gli stands e l'ovale dove passavano di corsa fotografi
tecnici addetti ai lavori, tra cavi, prese, piante...
nella foto di Giulia iannone

Ma di gente dell’organizzazione che correva se n’è vista tanta, fin’anche la Eleonora Ottaviani che correva da una parte e l’altra come un proiettile.  Non ne parliamo il giorno della Coppa delle Nazioni sotto la pioggia. C’era un piccolo corridoio tra gli stands dell’area vip e l’ovale dove passavano di corsa fotografi, tecnici, addetti, la Ottaviani quasi come una primatista mondiale, purtroppo anche durante lo svolgimento delle gare, tra cavi e fili.  Con  l’acqua, per altro,  il sentierino era diventato un piccolo rigagnolo davvero insidioso per i coraggiosi “pony express”.
Durante la Conferenza stampa di chiusura, il Presidente Orlandi ha preannunciato alla stampa il progetto dell’anno prossimo: creare ben due week end a Piazza di Siena, uno destinato ai giovani cavalieri ed ai cavalli italiani, il secondo nella consueta data dedicato allo CSIO. Riteniamo doveroso esprimere che uno dei simboli tangibili di Piazza di Siena è l’incontro tra i giovani cavalieri italiani con i propri idoli nello stesso momento, sullo stesso storico ed emblematico suolo. Non importa che ci sia l’erba o la sabbia, i fiori o le piante o i salti memorabili. Suggeriamo di ripristinare lo schema di gare tradizionali: lasciare in palinsesto solo  La Coppa dei Giovani, una categoria dedicata al pony  assoluto ed invece della potenza e della sei barriere ( gara che non è stata capita dal pubblico perchè troppo corta dal punto di vista di durata temporale. Inoltre a detta di Giulia Serventi la sei barriere va montata spalle alla porta per favorire l’equilibrio del cavallo) inserire una categoria –finale  dedicata al cavallo italiano di 7 anni, le cui  selezioni vengano   effettuate  durante l’anno agonistico.
Questa era l’antica formula. Tutte le altre gare nazionali apparse dopo non appartengono alla concezione del Concorso di Roma, spirito che voleva fare incontrare i giovani in erba con i propri beniamini. Diversificare i due appuntamenti significa allontanare la realtà dei giovani dal gotha dell’equitazione internazionale.
Una notazione va rivolta al pubblico di addetti e non addetti ai lavori: bisogna restare fino alla fine per assistere alle premiazioni ed applaudire i vincitori.
ecco come appare una tribuna vuota... Qui eravamo tra una manche e l'altra del
GP Roma, ma la sensazione di assenza è quella che vogliamo significare
Nella foto di Giulia Iannone Steve Guerdat 


E’ davvero triste l’effetto di un giro d’onore dinnanzi alle tribune  con i posti a sedere,  tutti vuoti.

lunedì 25 maggio 2015

SULLE TRACCE DI GRAZIANO MANCINELLI


GIAMPIERO GAROFALO VINCE IL PREMIO DEDICATO AL “CAVALIERE”
Nel Gran Premio Roma su Bella Dior il cavaliere napoletano fa sfoggio di coraggio puro!
A cura di Giulia Iannone
Credo di potermi ritenere soddisfatto delle mie gare...
Giampiero Garofalo a Piazza di Siena 2015
Foto di Giulia Iannone


Assolutamente positiva l’esperienza di Giampiero Garofalo,  il più giovane cavaliere azzurro a Piazza di Siena quest’anno, selezionato dal Ct Gianluca Bormioli assieme a Roberto Previtali.  “Credo di potermi ritenere soddisfatto delle mie gare e di come si sono comportati i miei cavalli” ha commentato il talento napoletano in viaggio per rientrare in Germania, nella regione della Renania dove lavora attualmente presso le scuderie Gaudiano ed aggiunge entrando, risultati alla mano, nello specifico dei risultati : “ un errore in seconda fase per Stolberg della Verdina nella categoria 1,45; una penalità di fuori tempo per Bella Dior nella categoria 1,50 ed un errore con Corbanus nella 1,55 del giovedì questi alcuni dei dati più rilevanti fino alla giornata di chiusura.  La domenica nel Premio Corriere del Sport, ha ottenuto la settima posizione su Stolberg della Verdina, stallone di 11 anni da Stolzenberg,  nella gara di altezza 1,45 contro il tempo vinta da Lorenzo de Luca su Zoe II.
Abbiamo avuto modo di incontrare  in campo prova il padre di Giampiero, Paolo Garofalo cavaliere ed istruttore di equitazione in Campania.
"Ho partecipato per due volte a Piazza di Siena, nel 1994 e poi nel 1995"
Paolo Garofalo aiuta il figlio Giampiero in campo prova
Foto di Giulia Iannone
 Un  padre ed al contempo una  guida tecnica eccezionale  con un senso spiccato della paternità  che con queste parole ha ricordato  la propria personale esperienza romana in Piazza di Siena negli anni 90 “Ho partecipato per due volte nel 1994 e poi nel 1995. I  cavalli si chiamavano  Ei delle Folle, di proprietà dei  fratelli Siniscalchi di Agropoli ed  il “famoso” Julius era in comproprietà con  4 persone. Ho preso parte anche al Gran premio Roma.  Ho fatto un po’ di errori anche se il primo giorno sono stato il migliore degli italiani, mi sono piazzato in tutte e due le gare, secondo in una gara e sesto nella grossa. Poi la prestazione è andata calando.”  In vena di ricordi, tra una risata e l’altra, smontiamo il mito del dressagista ungherese che secondo la leggenda che circola in Campania da anni, sarebbe stato alle spalle del cavaliere Garofalo senior per affiancarlo nel lavoro in piano “ ma quale dressagista ungherese! A quell’epoca non esisteva una cosa del genere! Si trattava di un groom di nazionalità ungherese che all’occorrenza si trasformava anche in maniscalco!” Quanto all’ultimo atto della nota leggenda che ci siamo premurati di demolire totalmente proprio quest’anno in occasione dell’esordio di Giampiero nello storico ovale, Paolo ha detto “ Non mi ritirai per paura, se questo è quello che volete sapere! Non ho mai avuto paura dei cavalli bensì degli esseri umani”  quanto all’emozione di accompagnare e vedere il proprio figlio in un contesto tecnico internazionale di questa levatura, Paolo ha detto “ è una emozione ed un piacere enorme. Non vedo l’ora di ammirare  Giampiero ed Antonio ancora e sempre più alla ribalta in concorsi internazionali di questo genere. “

" E' una emozione ed un piacere enorme vedere mio figlio in un contesto tecnico
internazionale di questa levatura"
Foto di Giulia Iannone

Rocambolesco  il Gran Premio Roma di Giampiero Garofalo nella giornata di domenica : la femmina baia di 9 anni, Bella Dior gli ha riservato proprio una bella sorpresa ed un bell’imprevisto “la cavalla è un pò caratteriale” ha spiegato a freddo il figlio d’arte, “sinceramente non me l'aspettavo proprio, però conoscendo la baia AES  e sapendo che inizialmente me lo ha fatto già in una altra  gara, sono riuscito a mantenere la calma e cercare di trovare una strada alternativa per andare sul numero uno. Non  ho assolutamente pensato a ritirarmi perché sapevo che la cavalla aveva le potenzialità per affrontare quel gran premio”.
Una impresa reale quella di Giampiero Garofalo che ha risolto l’indecisa Bella Dior montando convinto e risolvendo in avanti, per niente intimorito dallo storico ovale, dalla scomoda situazione portata a termine con 12 penalità e 2 di fuori tempo.
Poco dopo Giampiero Garofalo ha ricevuto dalle mani del neo-Presidente Vittorio Orlandi il premio istituito dalla Fise proprio quest’anno dedicato alla memoria di Graziano Mancinelli.
Sono molto onorato di aver ricevuto quel premio”  ha voluto sottolineare il 21enne napoletano, “io personalmente non ho conosciuto il Cavalier Mancinelli ,ma sentendone parlare e guardando dei video posso dire che è stato un pilastro della nostra nazionale, un grande cavaliere da tenere come esempio ancora oggi”.
Nel Gran Premio Roma Giampiero Garofalo ha fatto "sfoggio" di coraggio puro
Nella foto di Giulia Iannone, Giampiero Garofalo su Stolberg della Verdina

Credo che dalla sua dimora celeste, “Il Cavaliere” non abbia potuto che sorridere alla vista del percorso di Giampiero Garofalo su Bella Dior condotto e combattuto fino all’ultimo con la classe e la tenacia di un leone. Graziano Mancinelli sapeva bene per esperienza e vocazione cosa significhi montare un cavallo difficile, riottoso, che si esibisce in stravaganze imbarazzanti. Ussaro fu così, un grande sauro dal brutto carattere difficile, nevrastenico, ipersensibile, che obbedì ad una sola persona per tutta la vita, poi ci fu Elke, una cavalla tedesca grigia potente ma irregolare, ancora una volta usiamo il termine difficile, perché molto nevrile, Rockette una dolce bisbetica...Turvey il suo capolavoro un purosangue terribile di carattere che Mancinelli aveva interpretato con estrema sottigliezza psicologica e con altissima bravura meccanica.
Ma Mancinelli dava una altra definizione di difficile” Difficile diciamo noi? Ma è che su certe altezze tutti i cavalli diventano fatalmente difficili” ...
Che questo premio sia di buon auspicio per il futuro del figlio d’arte della famiglia Garofalo, e che sulla scia del grande Campione italiano Graziano Mancinelli, trovi un giorno il “suo” cavallo del cuore con il quale raggiungere la “sua grande occasione” fatta di intesa, di impegno e sacrificio ed anche forza di volontà.


sabato 23 maggio 2015

Piazza di Siena 2015

La Coppa delle Nazioni va alla Gran Bretagna
“La vittoria è una questione di famiglia: si chiama WHITAKER”
Se il "Campionissimo John abbia sentito la pressione, questo non ci è dato sapere o riferire"
Photo di Giulia Iannone



A cura di Giulia Iannone

La Vittoria della Gran Bretagna era nell’aria.
Si è respirata da subito, dall’atmosfera  romana che ha mutato odore e sembianza. Il cielo alla Constable , ingrigito, plumbeo, nuvoloso, umidità ed acqua giunta quale ospite inattesa e davvero poco gradita!
Ma gli inglesi sono abituati alla pioggia improvvisa, non come noi italiani!
 Il forte acquazzone si è abbattuto sul campo per quasi una ora modificando così lo scenario e la prestazione del campo di sabbia, sicchè Uliano Vezzani  ha dovuto tener conto della condizione del terreno e ritoccare un po’ l’idea madre del percorso di Coppa.Ho cercato di dosare le difficoltà lungo tutto il percorso, diminuendo però le dimensioni degli oxer. Alla fine il risultato è stato positivo, i cavalli hanno saltato bene e sono soddisfatto.”Ha così dichiarato in conferenza stampa il nostro Chef de Piste.   I quattro alfieri Union jack non hanno potuto se non esprimersi al meglio. Tre del team britannico targati Whitaker: i due fratelli inossidabili John classe 1955  su Argento, AES da Arko III x Gasper   e Michael, classe 1960, su Cassionato, stallone holsteiner da Cassini I xQuidam de Revel. Il figlio di John quindi nipote di Michael è Robert classe 1983. Quarto componente è la giovanissima  Holly Gillott astro nascente del salto ostacoli inglese. Se fosse stato selezionato, avremmo visto invece competere in Coppa il quarto Whitaker, William!

 Nel primo giro gli esperti Whitakers hanno regnato sovrani sul percorso, sul terreno fangoso, sulla ingrigita condizione climatica terminando con tre netti. Invece a Dougie Douglas il  castrone irlandese di Holly Gillott non è piaciuto  il campo bagnato, ha avuto difficoltà nelle combinazioni, costringendo irrimediabilmente a chiudere  con 12 penalità. Gli Inglesi alla fine della prima manche hanno concluso  con zero, mentre Svezia e Paesi Basso inseguivano con grinta con 4 penalità ciascuno. In seconda manche, Holly Gillott ha eseguito un percorso netto semplicemente fantastico, pieno di grinta e di forza, ottima spinta e motivazione per il resto della squadra per fare bene. Robert Whitaker con Catwalk ha avuto un po’ di sfortuna, abbattendo l’ultimo ostacolo mentre Michael ha presentato agli spettatori una galoppata fluida e filante eppure riportando una penalità di fuori tempo, che proprio non ci voleva con lo stallone grigio Cassionato.
" Cassionato stallone Holsteiner di 10 anni è solo un pò inesperto" ha detto Michael
Photo di GIULIA IANNONE

E qui è iniziato il thriller della Coppa.
Immediatamente la squadra olandese agguerritissima, detentrice della Coppa Furusiyya, ha risposto con 3 percorsi netti: quelli di Van der Vleuten, Vrieling e Schroder. Un accattivante testa a testa degno di nota come era avvenuto a Greenwich nel 2012.
Tutto il peso e la responsabilità è ricaduta su John Whitaker. Lui l’Orazio Nelson di questa battaglia! Per rendere effettiva la Vittoria John doveva portare a casa un percorso netto con il suo stallone Argento. Se il 59enne Campionissimo Member of the British Empire abbia sentito la pressione, questo non ci è dato sapere e riferire. John, considerato a ragione uno tra i più grandi di questo sport, ha consegnato alla propria squadra, al proprio fratello e figlio, alla propria famiglia insomma equestre e di stirpe il percorso netto veloce e perfetto che gli era stato richiesto con lo stallone baio di 13 anni.
 E vittoria fu per la Gran Bretagna e per i Whitaker tutti sul podio!
Alle spalle della Gran Bretagna, si colora d’argento l’Olanda, terza la Svezia. A seguire Spagna, Svizzera, Italia, Qatar e Belgio. Giornata da dimenticare per il Belgio, che ha terminato con 28 penalità totali. Quanto all’Italia, possiamo solo dire che adesso sono 31 anni che non vince la Coppa delle Nazioni sul terreno di Roma. Bisogna ancora aspettare. Per la Gran Bretagna si tratta di una vittoria importante, sarà necessario per lei conservare questo stato di forma, specie in occasione degli Europei di Aachen di questa estate tappa di  qualificazione per le Olimpiadi di Rio 2016.
ecco Robert Whitaker su Catwalk IV un pò di sfortuna per lui ed abbatte l'ultimo ostacolo
Photo di Giulia Iannone

La cordialità e l’ironia e l’eleganza la disponibilità di John e Michael stupiscono e colpiscono sempre. Per la seconda volta li abbiamo incontrati sempre con lo stesso entusiasmo e ,da parte loro, con la solita semplicità e umiltà. 
la solita classe eleganza simpatia semplicità ironia caratterizza i fratelli Whitaker
John Whitaker tra una fase e l'altra della Coppa
Photo di Giulia Iannone

Si fanno in quattro per rispondere, per darsi alla folla, ai fans che li reclamano di qua e di là, ai fotografi ai giornalisti che fanno e rifanno domande anche fuori dalla conferenza stampa. Con Michael abbiamo ricordato ciò che è successo in Coppa a la Baule con Cassionato, un percorso difficilissimo e travagliato, tutto in salita, sempre da spingere e da correggere terminato con zero. Oggi mi dice “ E’ solo inesperienza, è un cavallo inesperto! Ed anche oggi al primo giro, quando è entrato nell’ovale della Piazza era sorpreso intimorito, aveva gli occhi spalancati, poi dopo è stato perfetto. Ha ripreso il galoppo fluido, filante era concentrato di nuovo.” Ma Lei a La Baule è stato fantastico mentre Cassionato era proprio intimorito dalla riviera e lei lo ha spinto con tutto quello che aveva per finire il giro di coppa...” Sono abituato a fare questo”ed io replico  “Ma noi non siamo abituati a vedere montare così”Meglio per me!!!” risponde scoppiando a ridere. “ Noi siamo stupiti ed ammirati dal suo splendido feeling ed affetto per suo fratello John” Noi ci completiamo a vicenda. Ma lui è il migliore! Quando c’è la pressione addosso, lui tra noi è il migliore! Io non ho dubbi!
Forse oggi siamo un po’ gelosi dell’Inghilterra. Se molti hanno paragonato i fratelli Whitaker ai nostri Fratelli D’Inzeo, noi siamo gelosi ed invidiosi. L’ Inghilterra ha  la dinastia e gli eredi diretti dei giganti del salto ostacoli.

A noi non è toccata questa stessa  fortuna.

mercoledì 20 maggio 2015

Intervista a Giampiero Garofalo

 Salto ostacoli
Parla il giovane cavaliere Giampiero Garofalo
"Andrò a Piazza di Siena con il morale alto dopo i due bronzi di Drammen e Odense"
Nella foto Giampiero Garofalo su Corbanus
Photo courtesy Garofalo facebook page

IN GERMANIA NELLA SCUDERIA DI EMANUELE GAUDIANO
“Andrò a Piazza di Siena con il morale alto dopo i due bronzi a squadre di Drammen e Odense”
Intervista a cura di Giulia Iannone

  1. Subito un commento sul bronzo ottenuto con la squadra a Drammen. Se  lo aspettava? Con quale proposito eravate andati?
          “Anche se eravamo una squadra giovane,siamo andati per fare bene. Sinceramente  non mi aspettavo un terzo posto dato che le squadre erano molte e alcune con cavalieri molto esperti. Speravo  in un buon risultato e lo abbiamo ottenuto!  Il mio cavallo è stato fantastico ed i miei compagni altrettanto bravi,credo che possiamo ritenerci soddisfatti “

  1. Poi a Odense si ripete la magia: la squadra italiana con tutti componenti giovanissimi sale ancora sul terzo gradino del podio in Danimarca. Lei  inoltre vince una gara. Un bel momento per i giovani cavalieri italiani e per lei in particolare. Ci racconta tutti i dettagli? Un po’ di soddisfazione dopo i suoi tanti sforzi per avere un posto in questa realtà agonistica?
A  Odense abbiamo schierato una squadra ancora più giovane! Posso dire  che i miei compagni di squadra sono stati, semplicemente, perfetti,dato che io non ho realizzato  un bellissimo primo giro, ma grazie a loro siamo riusciti a salire ancora sul podio,quindi non posso che ringraziarli. Il  giorno dopo sono riuscito a vincere una categoria di altezza  145 con un cavallo per me relativamente nuovo -  lo monto solo  da metà marzo-  ma credo che mi regalerà tante soddisfazioni e voglio approfittare per ringraziare il proprietario l'ingegner Vincenzo Procopio. Io, come tutti i miei colleghi, possiamo essere soddisfatti di questi risultati e possiamo ritenere per certi versi,  di essere sulla strada giusta per andare avanti “

  1. Corbanus, il suo cavallo nuovo compagno di questo stato di forma con il quale si  era già ben messo in luce ad Arezzo. Questo sauro di 9 anni da dove salta fuori? Che tipo è: pregi, difetti, particolarità, il suo modo di montarlo ed interpretarlo....è veloce o potente? Che cosa le  piace di lui?
Corbanus  è entrato negli 8 anni. L’anno scorso sotto la sella di Emanuele aveva già partecipato a un po’ di concorsi importanti. Stiamo parlando di un cavallo di molti mezzi,non molto veloce, ma che cerca  sempre di dare  il massimo, credo sia difficile trovare altri cavalli come lui !”
Premiazione Csio Drammen
4/0 per Giampiero Garofalo e Corbanus in Nations Cup
Photo courtesy Giampiero Garofalo facebook page

  1. Giampiero, nasce a Napoli ma per esigenze di carriera ha girato e sta girando molto l’Italia. Ora penso che lei  sia all’estero ( in Germania?) Dove si  trova adesso per la precisione e come è organizzato e come svolge la sua attività equestre, chi è la sua guida tecnica attuale, oltre al suo grande papà Paolo?
Adesso mi trovo in Germania,per la precisione a Vettelschoss (  Regione della Renania, ndr) nella scuderia di Emanuele Gaudiano. Quest’ultimo  mi ha affidato un gruppo di cavalli, tra cui anche dei giovani, e mi dà la possibilità di spostarmi disputando delle gare con questi soggetti.  Emanuele mi segue a casa quando c'è e quando posso vado in gara con lui,ma c'è sempre mio padre  che al bisogno,  mi raggiunge per darmi una mano. Dovete sapere che mio padre Paolo è quasi fondamentale per me! Comunque posso ritenermi fortunato anche perché sono in una scuderia di alto livello  e vengo seguito da uno dei cavalieri più forti al momento in circolazione!”

  1. Dopo Odense sarà uno dei 2 giovani a Piazza di Siena. Pensava di essere convocato? Cosa si aspetta, con che umore e morale si  affaccia alla gara?
Sinceramente non me lo aspettavo,ma ci speravo molto in questa convocazione.   Andrò a Roma  con il morale alto, dato che vengo da due trasferte positive.  Ringrazio assolutamente  il tecnico, Gianluca Bormioli,  per avermi dato questa bellissima opportunità”
"Mio fratello lavora a Roma e mio padre a Napoli"
Antonio e Giampiero Garofalo nella foto di Giulia Iannone

  1. Ci  dia notizie di suo padre e suo fratello Antonio, credo che siate sparsi un po’ per l’Italia per esigenze professionali. In che modo? Vi incontrerete a Piazza di Siena?
Mio fratello lavora a Roma presso il centro ippico la Macchiarella e mio padre è a Napoli.  Cerchiamo  sempre di organizzare qualche concorso che ci dia la possibilità di riunirci  perché per me è sempre bellissimo stare con loro. Si,  ci saranno entrambi a piazza di Siena!”
  1. Dopo Piazza di Siena che programmi ha?
E’ opportuno dare  un pò di riposo ai cavalli con i quali ho preso parte a molte gare fino a questo punto della stagione. In tal modo  mi dedicherò un po’ a dei cavalli nuovi e alcuni giovani che mi hanno affidato in scuderia. Ancora  non ho fatto un programma ben preciso ma  credo che il mio obbiettivo principale di quest'anno siano i campionati europei”
  1. Oltre a Corbanus, diceva,  ha altri cavalli di ricambio, cavalli giovani che sta lavorando per il tuo futuro?
Si, come dicevo, dispongo di  altri due cavalli molto buoni che mi danno la possibilità di alternarlo e un bel gruppo di cavalli giovani”
  1. Vuole aggiungere qualcosa che le  sta particolarmente a cuore? “ Mi preme  ringraziare tutte le persone che mi stanno dando fiducia e la possibilità di fare delle bellissime esperienze,a partire dalla mia famiglia che mi sostiene e segue sempre,al tecnico Gianluca Bormioli  che mi sta dando l’occasione  di sperimentarmi in svariate gare, alla famiglia Gaudiano,  a Ugo Pisani che mi ha  messo a disposizione dei  cavalli di alto livello  per  gare di un certo rilievo , all’Ingegner Procopio per avermi affidato quest'ultimo fantastico cavallo, Corbanus appunto,  insomma anche se non riesco a citare uno ad uno, desidero esprimere gratitudine a   tutte le altre persone che mi sostengono in generale ...”

QUILLANDO Z UNA CONTINUA RIVELAZIONE

COMPLETO
Il commento di Rebecca Chiappero dopo la gara di Marbach
A cura di Giulia Iannone

Rebecca Chiappero a marbach con "Nando" Quillando Z
Photo courtesy Rebecca Chiappero Eventing



“Appena rientrata dalla trasferta tedesca :stanca ma molto soddisfatta!!Marbach è un posto meraviglioso,terreni ottimi e percorsi da manuale,molto chiari,ma allo stesso tempo non propriamente "facili"; la natura collinare del terreno rende il cross piuttosto faticoso,specialmente il 3*. Per quanto riguarda me,nell'1* ho montato due cavalli giovani che hanno portato a termine la gara dimostrandosi seri e con buone prospettive per il futuro. Nel 3* ho montato “Nando”, che ancora una volta ha dimostrato di essere un gran cavallo. Era il primo 3* dopo quello di Ravenna di novembre che a causa di un banale infortunio non avevamo portato a termine. La gara non è propriamente iniziata nel migliore dei modi,dato che in rettangolo non si è dimostrato proprio collaborativo, ma in ogni caso quello che mi interessava era capire se effettivamente il cavallo "avesse questo tipo di gare nelle gambe" e così è stato.
Nando in cross ha percorso tutte le vie dirette senza esitazione
Photo courtesy Kerstin Hoffmann, per gentile concessione dell'autore
In cross ha affrontato  magnificamente tutto il giro, percorrendo  tutte le vie dirette senza alcuna esitazione,un pò di fuoritempo a causa dell'elevato numero di combinazioni e della salita finale che "ammazzava" un pò i cavalli; per quanto riguarda la prova di salto ostacoli,anche qui un giro di tutto rispetto grosso e tecnico al punto giusto,terminiamo  con una "pelatina" all'uscita della prima gabbia con ingresso di triplice che macchia un percorso molto molto buono. Torniamo a casa felici e con una qualifica in tasca che dire,Marbach non ha deluso le aspettative.Prossima gara il CCI2* di Kreuth per prendere la qualifica che ancora ci manca e poi se tutto va come deve,abbiamo in mente un bel programma di gare che quest'anno ci servirà per fare un pò di esperienza a questo livello;Nando è una continua rivelazione(quando l'ho preso non avrei mai pensato di fare gare di questo tipo!) ora,con l'aiuto di Zilla Pearse,cercheremo di migliorare la prova di dressage e poi staremo a vedere!! “

mercoledì 13 maggio 2015

“DOV’ E’ IL FUTURO DELL’EQUITAZIONE?”


A Piazza di Siena 2015 sono solo 2 i cavalieri giovani convocati per l’83mo CSIO di Roma Piazza di Siena –Master Fratelli D’Inzeo
“Ho scorso un po’ l’elenco dei convocati per Piazza di Siena e secondo me ci siamo scordati i GIOVANI!” ha detto Giorgio Nuti durante uno stage didattico a Roma
Foto di Giulia Iannone


ECCO IL PUNTO DI VISTA DI GIORGIO NUTI
Intervista a cura di Giulia Iannone

Piazza di Siena 2015, questi i punti salienti della kermesse equestre, segnalati durante il primo incontro informale con la stampa a metà aprile e confermati durante la conferenza stampa ufficiale del 13 maggio:
- tradizione e modernità; gara di potenza sostituita con la  sei barriere. Possiamo fare un commento su questo importante cambiamento di una delle categorie più discusse?
Trovo che la sei barriere sia una gara che può equivalere alla potenza. Anche qui un pubblico di appassionati e di non addetti ai lavori, sono più interessati alla spettacolarità della gara che suscita entusiasmo e suspense per un binomio che cerca di superare ostacoli sempre più alti. Speriamo che il pubblico capisca la sei barriere perché è molto diversa dalla potenza, dal punto di vista tecnico, adatta ad un cavallo con molto stile e grande preparazione.  Ad ogni modo  si tratta sempre di una competizione  che dovrebbe esaltare il pubblico. Io sono d’accordo su questo tipo di cambiamento”
Continuo con le novità del 2015 : ingresso gratuito per le gare del mercoledì e del giovedì, Eleonora Ottaviani Show director, il proposito di migliorare sempre di più l’evento romano per eccellenza, magari ricreando il Comitato Promotore che tutto l’anno lavorava per lo CSIO...
“Non sono addentro a tutte queste notizie nello specifico. Da cavaliere mi concentravo sulle gare ieri come oggi!  Posso dire che anche in passato Piazza di Siena è stato organizzato molto bene!”
Tra tutti questi punti che ho enunciato, le pare che manchi qualcosa?
“Ho scorso un po’ l’elenco dei convocati per Piazza di Siena e secondo me ci siamo scordati i GIOVANI!”
"Penso che in Italia ci siano un sacco di giovani... nella lista dei convocati a Piazza di Siena ne vedo solo due, quando di
giovani ce ne sono tanti!"
Giorgio Nuti nella foto di GIULIA IANNONE

Lei dice i giovani. Facendo lei stage didattici per tutta Italia, ha più di noi il polso della situazione. Ci sono questi giovani?
Quanti?
 Quali?
“ Penso che in Italia ci siano un sacco di giovani. Young riders e quelli intorno ai 25 anni.  Per gli juniores forse è troppo presto competere in gare del genere, intendo a livello internazionale.  Quello che mi preme sottolineare è che Piazza di Siena dovrebbe essere un concorso per incominciare a lanciare i giovani che potrebbero essere il futuro, la speranza e la certezza del nostro domani. Però nella lista ne vedo solo due, quando di giovani ce ne sono tanti. Posso fare dei nomi: Polesello, Bianchi, Callerio, Coata Luca, Garofalo Antonio, Bologni, Arioldi, Carolina Cerrini, Clementina Grossi e tanti altri. Si poteva scegliere su un buon numero di nominativi. Trovo che due giovani nella gara internazionale a piazza di Siena sia veramente poco, nulla togliendo alla vetrina delle gare di contorno quali la Coppa del Presidente o il master delle società”
Una occasione mancata per questi ragazzi che sono costretti ad andare in trasferta all’estero?
Va bene fare lo sforzo per andare all’estero, fa parte del bagaglio di esperienza. Però trovo che a Piazza di Siena, su una rosa di 20 cavalieri, ci siano solo due giovani. Dovrebbero essere almeno cinque o sei, da Young Riders ai 25 anni. Parliamo tanto di giovani! Non riesco a capire. Vogliono le vittorie? Ma le vittorie le possono avere lo stesso forse anche dai Giovani!”
" A Piazza di Siena sono andato la prima volta a 18 anni."
Giorgio Nuti nella foto di Giulia Iannone 

Da quest’anno viene introdotto il Premio Graziano Mancinelli al miglior cavaliere italiano giovane nelle gare internazionali. Noi sappiamo che Mancinelli è sempre stato molto vicino ai giovani. Cosa mi può dire?
“Di Mancinelli posso solo parlare bene. . . ( parla spesso Giorgio Nuti del cavalier Mancinelli mentre fa lezione, mentre fa un lavoro particolare con qualche cavallo. intanto che aspettavo a bordo campo per l’intervista, Nuti stava girando un cavallo alla doppia longe ed ha raccontato di come a 9 anni stesse vicino al grande cavaliere Graziano Mancinelli, di come lo abbia aiutato nel lavoro quotidiano, del giorno in cui per la prima volta abbia avuto  tra le mani la doppia longe con la raccomandazione “ vedi di non far casini!”, ndr)
Lei a che età ha esordito in Internazionale, e a Piazza di Siena?
Da Junior e poi da Young rider ( ma questa ultima classificazione all’epoca mia non c’era) il mio primo campionato d’Europa io l’ho fatto a 20 anni con un cavallo  di mia  proprietà che era Try Over. Mi hanno selezionato e mi hanno messo in squadra.
A piazza di Siena sono andato la prima volta a 18 anni. Sa, stiamo parlando di 40 anni fa...c’era meno concorrenza tra i cavalieri. È stata una scelta automatica essendo in pochi. Ero un periodo che andavo bene e mi hanno sperimentato, mi hanno messo alla prova. Dopo il Campionato Europeo, con Mancinelli, Orlandi, Nenè Angioni l’anno successivo ho partecipato alla mia prima Olimpiade che era Montreal. A 21 anni. Perciò sempre giovane ero!”
"Piazza di Siena dovrebbe essere un concorso per incominciare a
lanciare i giovani " ha detto Giorgio Nuti
Piazza di Siena 2014 nella foto di Giulia Iannone
Dato che due sono i giovani, il premio Mancinelli andrà o a Garofalo o a Previtali!
“Forse sarebbe meglio darlo a tutte e due a questo punto!”

In conclusione, un suggerimento o un consiglio ultimo per la promozione dello Csio di Roma?
Più Giovani!”




martedì 5 maggio 2015

Salto Ostacoli: LA VITTORIA DI LUMMEN nel commento di Lorenzo De Luca


“VUOL DIRE TANTO”!
Ecco il breve  commento di Lorenzo De Luca sul gradino più alto del podio alla Coppa delle Nazioni dello  CSIO di Lummen, in Belgio.
La  nazionale azzurra che si è tinta d’oro era composta in toto  da Luca Moneta, Daniele Da Rios e Piergiorgio Bucci.
A cura di Giulia Iannone
Un momento della conferenza stampa dopo lo Csio di Lummen
Photo courtesy Jumping Lummen Flanders Spring Classic facebook page


“La vittoria allo Csio Lummen vuol dire tanto!
Tanta fatica, impegno e dedizione  alle spalle.
Una buona programmazione e la fiducia accordataci  dal tecnico Hans Horn, che sta facendo un ottimo lavoro.
Il ritorno in Super League non poteva andar meglio!
Abbiamo dei buoni cavalli, dei buoni cavalieri,  nuovi binomi che si sono formati. Io ed  Erco van Het Roosakker, per esempio!  Un buonissimo cavallo affidatomi da Stephan Conter per affrontare la stagione 2015. La Coppa e' andata nel migliore dei modi. Purtroppo il cavallo di Luca (Moneta montava nell’occasione Neptune Brecourt, ndr)  nel secondo giro ha avuto un calo , cosa che può succedere soprattutto in gare come la Coppa delle nazioni.
Ma  ci siamo concentrati molto per far bene. E così e' andata! Siamo molti soddisfatti e molto uniti!!

Ora ci concentriamo per i prossimi appuntamenti e speriamo  di continuare cosi'!!!”